Non è bastata l'alluvione che l'anno scorso colpì tragicamente Genova nella zona di Sestri Ponente (la mia amata casa), facendo anche una vittima (di cui si parlò pochissimo, forse perchè uomo e operaio in Fincantieri, non è roba che strappa le lacrime nei TG probabilmente), è passato un anno e nessuno ha mosso un dito (vuoi per "pigrizia istituzionale", vuoi per lentezze burocratiche" per sistemare l'insieme di rii e torrenti che si ramificano in tutta la città...
Questa volta è toccato al centro, in modo improvviso, inaspettato, un diluvio violentissimo, senza precedenti a Genova (potremmo parlare ore della tropicalizzazione del clima, senza cavare un ragno dal buco), che ha causato un'esondazione ancor più devastante, e ha portato con sè ben sette vite umane, non facendo distinzione tra italiani, immigrati, bambini, adulti, uomini, donne.
Bene: dopo 2 giorni di clausura, paura e rabbia, mi son diretto nel centro città stamattina (alle 6, s'è anticipata "di un po'" la partenza) non avendo idea di come potesse essere la situazione, in compagnia di 3 amici. Cosa vi ho trovato?.. Orrori indicibili...
Partiamo dall'orrore causato dalla natura (ma provocato dall'uomo, non dimentichiamocene, è l'antropizzazione del territorio la causa principale di tutto), nei box seminterrati sono entrati fino a sette metri di fango, una roba impressionante, s'è dato una mano in un grande magazzino di idraulica, in questo "piazzale seminterrato", e c'era da impazzire, c'era tanta roba da fare che non avevamo idea di dove cominciare, ma con tanta buona volontà s'è terminato il lavoro in poche ore, quando finalmente sono arrivate le pompe idrovore dei VVFF a sgomberare il fango che noi (e i ragazzi che lavoravano nei box/"magazzini" attorno) abbiamo raccolto in mezzo al piazzale (circa 50 centimetri di fango in un piazzale di 200 mq, a occhio e croce), e un braccio mobile a raccogliere invece i detriti (tonnellate di detriti portate "a carrello" o a mano, più diversi mezzi).
Finito qui il lavoro ci spostiamo in Piazzale Adriatico, una delle zone più colpite dall'alluvione, assieme a via Fereggiano (nella quale eravamo precedentemente), dove avevamo sentito ci fosse bisogno di manovalanza. 20 centimetri di fango per terra, praticamente ovunque, rimossi in 2 ore da noi, che ci siamo aggregati in qualche modo involontariamente a dei ragazzi di un Centro Sociale che lavoravano alacremente per liberare il fango dalla strada. L'acqua li è entrata nelle case, il segno dell'acqua sui muri sta circa a 250 centimetri dal marciapiede, lascio a immaginare a voi l'incubo che hanno vissuto le famiglie dei piani terreni di quelle case. Qui c'è stato bisogno di rimuovere tonnellate di fango dalle strade e svuotare dei detriti le case alluvionate, non vi racconto le facce delle persone che hanno perso la propria casa, perchè sarebbe inelegante e retorico, e non vi dico che potete immaginarle da soli, perchè non è così, vi dico solo che era terribile. attorno alle 3.30 abbiamo cominciato a muoverci verso casa, vedendo i volontari moltiplicarsi (non solo eravamo diventati superflui, ma eravamo anche stanchi).
Posto che è fantastico che tanta gente sia in strada a lavorare per sconosciuti (non parlo di nobiltà morale, parlo di praticità, più braccia lavorano, prima si sistema questo macello), vorrei parlare invece di chi non ha fatto (e non sta facendo) nulla.
Per quel che ho potuto vedere, ahimè, gran parte delle Forze dell'Ordine, che son più impegnati a far la faccia brutta (non si capisce perchè) che a dare una mano (sebbene per fortuna la Polizia qualcosa abbia fatto stamane in Piazzale Adriatico).
Esempio: siamo stati appena reclutati da un operaio del Comune per sgomberare una casa alluvionata; per la strada 3 Carabnieri in divisa (pulitissime
) si avvicinano, e chiedono al tizio qualche belinata (di cui proprio non ricordo). Al che, questo operaio, preso dalla fretta chiede: "Ma voi che (cito testualmente) cazzo state facendo qua?" uno dei 3 Carabinieri risponde "Noi siamo qui per darvi supporto" l'operaio "Morale?.." "Hmmm... No... Ci hanno detto in caserma che forse... se ci danno risposta positiva... se trovano qualcuno... mandano il pranzo per le 4, ma non lo sappiamo" "Lo immaginavo, non fate proprio un cazzo" ha risposto stizzito il signore che ci ha "reclutati". Questo è solo un esempio, potrei farvene a centinaia, ma questo ha avuto un che di tragicomico.
Le istituzioni soprattutto comunali: il Sindaco, tenendo aperte le scuole s'è reso complice di almeno una delle sette morti. Ma questo ha un perchè. L'ultimo inverno ci fu una gelata tale che le portiere delle auto non si aprivano, e a girare per strada si rischiava di finire all'ospedale ogni due per tre, il giorno successivo alla gelata era prevista un'altra gelata ben peggiore. Scuole e uffici pubblici chiusi. La gelata non ci fu. Piovvero fischi (ingiustificati, a mio avviso la via prudente era la scelta più giusta) sul sindaco. Stavolta i giornali cittadini, il giorno del disastro sono usciti nelle edicole con titoli del tipo "ecco, ora si è inventata lo stato di allerta di livello 2 e s'è raccomandata di stare a casa, ma non le crede più nessuno, tanto lo sappiamo che sono belinate", e ci fu la tragedia. Il Sindaco, temendo nuove critiche (la cosa che noi genovesi sappiamo fare meglio) non ha chiuso le scuole, e ha provocato una (o forse più, chissà) delle sette morti. Se avesse agito con il coraggio e la fermezza che si suppone un sindaco debba avere in questi casi (e non avesse pensato solo alle elezioni), forse adesso conteremmo solo i danni, non anche le vittime (beninteso, che un altro al posto suo avrebbe fatto lo stesso, la mia rabbia non è solo contro di lei, ma contro la politica tutta). Inoltre come dicevo sopra non ha fatto assolutamente nulla per sistemare i torrenti della nostra povera città.
Tutte quelle persone che invece che rimboccarsi le maniche e aiutare hanno iniziato sin da subito a berciare contro quella o laltra istituzione, senza aver visto nemmeno cosa sia accaduto.
Per concludere i giornalisti: penso che per strada ci siano più giornalisti che volontari. I giornalisti li riconosci perchè sono quelli che non sono coperti di fango dalla testa ai piedi (così siamo tutti noi che abbiamo spalato cacca: i primi 5 minuti coperti di fango, dopo 8 ore coperti da uno spesso strato di fango). Trattano ogni cosa col distacco di chi se ne fotte altamente di quel che sta accadendo, per loro pare essere tutto solo un lavoro. Prima si rivolgono a noi come schiavi "hey tu!.. Levati che devo fare una foto e sei in mezzo!" ha urlato un fotografo a un volontario stamattina, poi confezionano pezzi strappalacrime pieni di retorica epica e ci dipingono come eroi sui giornali di questo o l'altro partito. Da vomito!..