Erano passate poco più di dodici ore dalla razzia che il vile Hurdler aveva perpetrato con l'inganno ai danni del popolo di Buruburubù City, gli orchi della città, culturalmente e tecnologicamente avanzatissimi rispetto al nemico dai quali erano stati brutamente sconfitti, non potevano che ricominciare da dove Hurdler gli aveva lasciati, tutti sapevano che il loro generale Buruburubù aveva fatto tutto il possibile per difendere i confini della città, e i soldati si erano sacrificati con sommo piacere, da veri eroi (e pazzi come degli orchi, logicamente) sapendo di dare la vita per l'innocente popolo cittadino...

Il discorso che il sindaco Buru, Cavaliere e Capitano del Grande Tempio aveva tenuto nella piazza centrale della fumosa città portuale, sollevò il morale di tutti i cittadini che reiniziarono a lavorare alacremente per l'Alleanza templare e per la prosperità e lo sviluppo della città...

D'improvviso, nel pomeriggio, dal terreno alle porte della città sbucò un contingente di non morti, le sentinelle non credevano ai loro occhi, tutti credevano fosse un incubo; le insegne di guerra sugli abiti e gli scudi del nemico non lasciavano dubbi, quelle erano le forze dello Squartatore, nemico giurato di Buru...

Tuttavia, dopo poche ore di assedio, era chiaro, il nemico aveva condotto sul campo truppe inesperte guidate da un generale inetto ed insicuro, che aveva paura di sfruttare il rapporto forza che pendeva ovviamente a suo favore a causa della schiacciante superiorità numerica... Buru, compresa la situazione non esitò un istante, convocò Buruburubù, il suo fedele generale <<Tieni pronti i nostri eroi, tra poco la battaglia infurierà, noi non vinceremo, ma al nemico non rimarranno che gli spiccioli, devi resistere il più a lungo possibile, cosicchè io posssa attuare il mio piano e rendere ancora più grande questa città...>> non una parola, Buruburubù era già innanzi ai suoi uomini a spiegare la strategia per la battaglia...

Nel frattempo, per ordine del sindaco, una staffetta era partita per giungere all'amico Fab, anch'egli venerabile alleato del Tempio; il compito della staffetta era di chiedere a Fab le pietre magiche, necessarie a Buru per attuare il suo piano fino in fondo, e la risposta dell'eroico alleato non si fece certo aspettare... Tuttavia il tempo stringeva, la notte era giunta al suo momento più buio e l'esercito di redivivi iniziava a prendere fiducia e forza, le attente sentinelle di Buru si accorsero della carovana in avvicinamento, ed informarono il generale, ma l'esercito nemico non tardò a comprendere cosa stesse succedendo e aggredì la carovana... Così Buruburubù ordinò ai suoi di proteggere con uno sbarramento difensivo il trasporto che sapevano tutti esser vitale per la riuscita della missione, ma nessuno ne conosceva la ragione...

Gli orchi riuscirono nell'intento, non senza sacrificio; Buru era compiaciuto, al centro della piazza nella quale erano tutti i lavoratori della città da lui convocati esclamò: <<Costruirete una mongolfiera!.. Tutto ciò che ci mancava è ora giunto, ma fate presto, i nostri eroi la fuori contano sulla vostra rapidità di manicome voi contate nella forza delle loro braccia e dei loro toraci!..>>

Poche ore dopo gli orchi avevano realizzato una mongolfiera, prosciugando la città di quasi tutte le risorse a loro disposizione, in men che non si dica un gruppo di coraggiosi coloni era in volo, e quando l'esercito nemico sfondò le difese cittadine non c'era più nulla, soltanto poche risorse al centro delle quali era seduto Buru: <<Prendete quello che vi pare!..>> disse il rosa gnometto con un ghigno sul volto <<Qui non c'è che quello che mastico e poi sputo ogni mattina per colazione!..>> il ghigno esplose in una risata... Quella sconfitta profumava di vittoria per lo gnomo e per BuruburubùCity tutta... Restava solo l'amarezza di aver perso altri fratelli nell'ennesima battaglia a difesa della giustizia e della pace...

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Chi va dicendo in giro che odio il mio lavoro, non sa con quanto amore mi dedico al tritolo!..